Cosa succede.. cosa succede in città..

Niente di chè..

Dato che sono una personcina coerente, cerco di mantenere i buoni propositi che ho scritto nel post precedente.

Nonostante numerosi attacchi esterni, sto cercando di farmi scivolare addosso le malignità, i pettegolezzi e sì, anche gli straccia-balle e cerco di vivere le mie giornate ad alto volume.

Oggi ammetto di aver fatto un pò fatica e di aver ceduto al giramento di pale per un paio d'ore. 

Io dico, facciamo una regola.

Farsi girare le pale sul posto di lavoro è più che lecito. 

Bom! Regola approvata!

Anche perchè quando entri nell'orbita gravitazionale di tanta ignoranza è impossibile opporsi. Come dice sempre mia sorella quando i miei la sgridano: "Sorrdi e annuisci, sorridi e annuisci."

Io oggi ho sorriso e annuito, sorriso e annuito, sorriso e annuito ancora.

Ma dentro lanciavo le mie maledizioni (irripetibili. Sono assai volgare quando voglio.).

Tutto il mio sorridere e il mio annuire mi hanno fatto vincere un viaggio premio verso la City che comporta la sveglia fissata alle ore cinque e trenta minuti primi e un'orrida mattinata tra scartoffie polverose.

Ora, mi sono ripromessa di non farmi avvelenare la vita da simili sciocchezze. Il mio lavoro non deve in alcun modo influenzare la mia vita. Deve essere solo un modo (orrido e sgodevole) per guadagnarmi un misero stipendiucolo da sperperare in vestiti e borse. E scarpe.

Quindi, domani, finiti i miei ingrati e noiosi compiti (alla svelta), mi si pone davanti una città tutta per me. Rettifico. Mille mila negozi tutti per me. Tornerò sui monti con un regalino. Per me, ovvio.

E comincio da subito a coccolarmi con l'attività che preferisco. Pensare all'ultima cosa bella che mi è capitata, l'ultimo bel momento che ho vissuto. Mi accomodo a letto, aspettando paziente che arrivi un'ora non troppo ridicola per dormire, crogiolandomi nel mio ieri.