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giovedì 29 luglio 2010

Giornata - Poncho©

Aperta parentesi: allo stato attuale il mio conta-gente-che-mi-legge dice che siete 104. Sono commossa, veramente! Giuro che presto passo da tutti! Perdonatemi se sono un pò assente dai vostri blog, ma questo periodo fa schifo, punto. Tanto lavoro e tanto giramento di pale© mi impediscono di cazzeggiare allegramente per blog! Ma giuro, mi impegnerò per fare un salto da tutti! Chiusa parentesi.

Bene, tanto per rimanere in tema di pale©, sappiate che non solo mi capitano giornate di giramento, ma anche giornate di una tristezza inenarrabile. Sono le cosìdette "giornate-poncho" (e consentitemi di mettere un bel © anche su questa definizione).
La Giornata-Poncho© presenta i seguenti sintomi:
- inizia con una sveglia insopportabile e con la pioggia, magari anche con la nebbia, fuori dalla finestra (anche se è agosto).
- arrivi davanti allo specchio. Un mostro. Capelli paurosi, occhiaie.. l'ho detto, un mostro. Niente serve a risollevare la drammatica situazione, la sensazione di avere la facciata che crolla. Non c'è fondotinta, non c'è correttore, non c'è mascara nè matita nera che possano risolvere la faccenda. Mostro sei, mostro rimani. E magari scopri pure un meraviglioso brufolo in un punto strategico tipo il mento, la punta del naso o nel centro perfetto della fronte.
- sei del tutto incapace di mettere insieme tre vestiti da metterti addosso. (Da qui la definizione di Giornata-Poncho©, perchè un bel poncho è l'unica cosa che vorresti metterti addosso..) Fai schifo con tutto. Gonna o pantaloni. Sembri sempre e comunque un pallone aereostatico. (Poteva anche essere Giornata-Led Zeppelin, ma risulta troppo rock per una giornata del genere.. più avanti affronteremo anche il tema musica..). Ne consegue uno spargimento di vestiti prima sul letto poi sul pavimento che sembra esplosa una granata nella stanza.
- ti si spatascia addosso una tristezza cronica. Non c'è bisogno di dire altro. Sei triste e basta, per qualsiasi cosa, qualsiasi motivo. Che sia la tua faccia mostruosa e l'improbabile mise che ti sei messa addosso o l'estinzione dei dinosauri, tutto ti intristisce. E questa tristezza sembra non avere rimedio!
- e insieme alla tristezza, ti perseguita pure la sfiga. Piove, quindi mi pare ovvio che un'improvvisa simpaticissima corrente debba demolirti l'ombrello appena scendi dalla macchina. Ne consegue una corsa verso l'ufficio con relativo spettinamento e ulteriore sconvolgimento di faccia.
- sei unica protagonista di una perfetta giornata lavorativa di merda. Pratiche di merda. Clienti facce-di-merda. Problemi di merda. Capo-con-pretese-di-merda. Inutile dilungarci sul tema lavoro, dato che è merdoso sempre!
- nella Giornata-Poncho© è d'obbligo ascotare musica-poncho, ovvero canzoni lacrimevoli cantate a squarciagola in macchina. Una su tutte: Sere Nere di Tiziano Ferro. E' lei, la canzone-poncho per eccellenza. Bandita ogni forma di musica degna di questo nome, quindi niente rock, niente metal, niente punk e niente ska. Vietati.
- ovviamente la Giornata-Poncho© avrà una degna e consolante conclusione. Dopo essere rimasta al lavoro più del normale orario e non poter nemmeno segnare lo straordinario, te ne torni all'ovile spettinata e mostruosa esattamente come eri al mattino e forse anche peggio. Una volta a casa le uniche cose concesse sono un'orrendo pigiama, il letto e magari un libro. O Superquark alla tele.

10 commenti:

  1. ti prego...
    non associare la pioggia alle giornate di m...a,
    la pioggia è bella, è pulita, è purificatrice
    ti consola perché vuol dire c'è qualcuno che piange con te, insieme ai tuoi problemi
    per me funziona da spalla dell'amico giusto

    poi tutto il resto lo capisco, ma la pioggia no, lasciala fuori
    e poi hai delle foto bellissime sotto la pioggia

    a proposito, sono tue?

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  2. D'accordo con itsas, la pioggia a me oggi è piaciuta un sacco, tanto che, giuro, pensavo di scriverci quanto fosse bella. Ok, diversi punti di vista.. capisco poi la giornata di merda.. capita a chiunque. Anche i momenti di merda. Capitano. Poi passano, e di dirigibili carichi di gas volante restano solo gli Zeppelin per davvero! I Led Zeppelin!
    Suvvia, spero che domani levi dalla radio Tiziano Ferro (...) e metti su del sano Rock'n'Roll!
    Uno Yeah! per te.
    Ciao!

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  3. Ah dimenticavo.. e complimenti per l'innovazione e per aver brevettato con un bel © i tuoi termini! :)

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  4. AHHH...ma come Erica...fai tanto la fighetta snob parlando di musica e di Tiziano Ferro e poi citi Paulo Coelho? Ma non lo sai che Paulo Coelho è il Tiziano Ferro della letteratura? E' saresti messa più che bene, dal mio modestissimo punto di vista, dato che li amo entrambi...il peggio arriva dopo quando citi Susanna Tamaro...la Gigi D'alessio della letteratura...e qua la snob la faccio io...che orrore!!!!!

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  5. Non ho mai guardato il contapersone sul mio blog: probabilmente mi darebbe pessime notizie. Il tuo mood è intimo credo, la pioggia c'entra fino ad un certo punto; io mi ritrovo nella stessa situazione con 32 gradi, il sole sfolgorante e lo Jonio davanti che luccica sotto i suoi raggi.
    PS: ho cambiato casa, Webrunner

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  6. Amo la pioggia e la nebbia... perchè metterle nelle giornate di merda? Tutte le mie giornate di merda o quasi erano sempre ridenti, soleggiate e primaverili/estive.

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  7. ...
    superquark?
    ...
    mah..
    come canzoni da consolazione,ti suggerisco:
    nancy sinatra "bang bang"
    mariah carey "hero"
    goo goo dolls "iris (instrumental)"
    coldplay "green eyes"
    e poi così per ravvivare l'umore
    cristina d'avena "batman"

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  8. Allora! Ci ho dedicato un'intero blog alla pioggia! Piace anche a me, sia chiaro!
    Però diciamo che non è proprio godevole in senso pratico.. ombrello, capelli mosci eccetera eccetera..
    Ma ieri sera ascoltarla infuriarsi da sotto le coperte non ha avuto prezzo!
    Anonimo, o meglio anonima.. please, firmati! Thanks a lot!

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  9. Non sono metereopatico: il sole mi piace, la pioggia mi piace, la nebbia non mi dispiaceva... fino a quando, per nebbia, non ho tentato di parcheggiare la macchina in una vecchia cabina telefonica.
    L'ho abbattuta, ho detto all'incirca "poffarbacco!", ho fatto marcia indietro e me ne sono andato.
    Era di sera e la cabina era illuminata; il mattino successivo qualcuno avrà imprecato contro 'sti maledetti vandali, mentre io ripetevo "poffarbacco" prendendo atto dei danni alla mia macchina.
    Odio la nebbia.

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  10. Erica quante giornate di m**** passo anche io come la tua...anche per me questo non è proprio un bel periodo. Forza e coraggio!

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