Di neve e di pantofole rosa..

Succede che è domenica mattina, che me ne sto nel mio letto al caldo. Mi giro e mi rigiro. Sono le 10 passate, potrei alzarmi e iniziare a vivere, ma è domenica, chi me lo fa fare?

E così rimango lì, mi guardo intorno in quella poca luce che filtra dalla porta finestra. C'è rumore fuori. E mi disturba. Sto pensado al cappotto meraviglioso che ho comprato ieri. Il settimo cappotto nel mio armadio. Quando si è malati... E penso ai jeans nuovi, devo prendere la misura e portarli alla nonna ad accorciare.

Ma c'è quel rumore, di vento freddo, che mi da fastidio. E' sempre così. Abitare su un cucuzzolo fa sì che il vento soffi sempre un pò più forte. E avere un monte proprio davanti alla finestra fa in modo che il rumore del vento diventi sinistro e spaventoso, di alberi che si piegano, di foglie che muoiono, di animali che scappano. Così mi alzo e apro la porta della camera. C'è luce in casa, c'è il sole, penso. Vado verso la finestra del bagno. Oggi è il patrono di Modena, c'è la festa, i negozi aperti, i saldi! Quasi quasi ci vado. Poi guardo finalmente dalla finestra e ciao ciao festa.

Neve. Ma non una spruzzata. Non una nevicatina notturna. Ma una bufera! Vento, fiocchi grossi come pugni che nervosi volano nel cielo e dopo giri e rigiri si posano per terra.

Mi vestirò... oggi è giorno da tuta pesante, di pantofole rosa pelose. Oggi non mi metto in ordine i capelli, oggi non mi metto gli orecchini, oggi il mio cappotto nuovo se ne sta nell'armadio a fare amicizia con gli altri cappotti.

Oggi mangio poco perchè non ho fame. Oggi finisco di leggere quel libro sull'antico Egitto che ho comprato sabato scorso. Oggi coltivo i miei interessi, oggi saluto i miei amicici su Facebook, oggi scrivo sul blog. Oggi gioco a The Sims 3 fino a sfinirmi. Oggi guardo "Alle falde del Kilimangiaro" mangiando un mandarino e sognando di poter un giorno viaggiare anche io in quei posti meravigliosi. Magari al disgelo...

Oggi guardo fuori dalla finestra e penso che sono 23 anni che vedo nevicare a ogni inverno, ma che ancora non mi sono stancata di seguire il percorso dei fiocchi fino in fondo, che ancora mi manca il fiato quando dopo la nevicata compare il sole e il cielo è così blu che fa quasi male.

Oggi va così, me ne sto qui con le mie pantofole rosa a guardare fuori, mentre il telefono suona, mentre voci dicono che la scuola di mia sorella domani rimane chiusa. Mentre altre voci dicono che anche la scuola dove lavora mia mamma rimarrà chiusa. Mentre aspetto che il capo chiami e mi dica che sì, anche il nostro studio domani non apre. Quindi aspetterò molto a lungo. Ma sarà un'attesa piacevole. Io, un libro, la neve arrabbiata che si infila negli stipiti delle porte e una tazza di thè.

Nelle foto (dall'alto): casa mia e i suoi dintorni fotografati con il cellulare l'altro giorno, mentre andavo al lavoro e arrivavo in ritardo presa da questo spettacolo di cui non tutti possono godere.