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lunedì 21 maggio 2012

Emilia mia

Abito al metro 759 sugli Appennini modenesi.
La notte tra sabato e domenica ho sentito anche io la scossa di terremoto che ha sconvolto la pianura. La conosco, ma la conoscevo già, la sensazione che ti scappi via il letto o la sedia da sotto. Per fortuna il mio sonno pesante mi ha evitato di sentire il rombo che precede la scossa, il rumore terrificante della terra che ti sostiene che sussulta. Ho avvertito gli ultimi strascichi della scossa, il letto sciogliersi. Il resto sono stati visi spaventati, mio padre che apre tutte le porte, mia nonna che ha avuto la nausa tutto il giorno seguente.
Io sono fortunata. Di questo terremoto, se è tutto finito, come spero, io personalmente mi porterò solo il ricordo di una notte semi insonne e le immagini del telegiornale la mattina dopo.
Ma penso agli amici della bassa, la pianura, la "piangiania", come la chiamiamo noi della montagna per prenderli in giro. Penso all'immenso patrimonio storico e artistico andato perduto. Penso alle persone, le case inagibili, a dormire nelle automibili in questi giorni di un maggio che pare novembre. Penso a quelli che non ce l'hanno fatta. Penso ai capannoni danneggiati, a chi oltre la casa ha perso anche il lavoro. Penso che, oltre che geograficamente, sono loro vicina anche con il pensiero. Mentre il nostro caro Stato elimina gli aiuti per le vittime delle catastrofi naturali.
Noi emiliani siamo gente tosta, orgogliosa, che se cade si rialza in silenzio. I nostri vecchi hanno fatto la guerra e liberato il paese con la resistenza. Siamo un popolo fiero e coraggioso. Ci rialzeremo anche questa volta.

4 commenti:

  1. Condivido tutte le tue parole. E la stessa sensazione alle ore 4 di domenica mattina. Io invece l'ho sentita bene e praticamente quasi tutta. Dove dormivo io, ho sentito il letto ballare, ed essere svegliati da uno spavento così, non è certo piacevole. Ma noi siamo fortunati, stiamo tutti bene e nessun danno alle nostre abitazioni. Vicinanza là dove è andata peggio, purtroppo, agli amici della bassa..

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  2. Abito a Vicenza e la scossa l'ho sentita anch'io.. mi dispiace tanto di ciò che vi è accaduto, spero che vi riprenderete presto.
    A presto..Sibilla

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  3. mi spiace davvero tanto... anche io ricordo quando c'è stato in Umbria... un abbraccio grandissimo...

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