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lunedì 2 aprile 2012

Dolce dormire (non solo in aprile..)

Ebbene, salve!
E' un po' che non aggiorno questo blog come si deve.. Oddio, non che ci siano aggiornamenti interessanti. Niente di chè.
E' arrivata la primavera. Bella scoperta, direte voi! Bhè, io ne sono tremendamente felice! L'inverno qui sui monti è stato rigido. Per darvi l'idea della rigidezza diciamo solo che dei metri e metri di neve caduti tra gennaio e febbraio ancora resta qualche traccia nonostante la scorsa settimana si siano toccati i venti gradi. Comunque, la primavera mi piace proprio. Insieme alla natura intorno a me, rinasco un po' anche io. E rinasce la mia allergia, rimasta assopita per tutto l'inverno. Quindi via di antistaminico, spray per la rinite allergica, fazzoletti e compagnia. Per non parlare poi della peggior patologia che si manifesta in questa stagione: il sonno. Sonno a tutte le ore del giorno. Sonno al mattino, sonno al pomeriggio, sonno la sera. Sonno sempre, sempre sonno. Cronico, pesante, massacrante. Benvenute vitamine!
Viste le temperature generose di queste ultime settimane, mi sono regalata due viaggetti (ma proprio piccoli piccoli) verso il mare, giusto per rivederlo, perchè l'inverno è lungo e stare tanto tempo senza mettere le scarpe sulla spiaggia ed insabbiarmi tutti i piedi proprio non si può stare! Devo dire che trovo sempre affascinante il mare in inverno. Mi lascia addosso una dolce malinconia, quasi rassicurante. Vedere il mare in estate è fin troppo facile. Vederlo in inverno è una prova. Come dice la Bertè "..il mare d'inverno / è un concetto che il pensiero non considera / è poco moderno / è qualcosa che nessuno mai desidera / alberghi chiusi / manifesti già sbiaditi di pubblicità / macchine tracciano solchi su strade / dove la pioggia / d'estate non cade..". I paesini della riviera sembrano morti sotto un'impercettibile velo di sabbia portata dal vento. E questo vuoto, le finestre delle case di vacanza sbarrate, gli hotel con le insegne spente, mi mettono addosso uno strano stato d'animo. Una tristezza che inizialmente sembra insopportabile, una cosa che non vorresti vedere, da cui vorresti distogliere lo sguardo. Un pensiero che vorresti ricacciare indietro, in fondo alla memoria. Ma poi ti trovi a passeggiare per le vie sileziose, tra saracinesche abbassate e gelaterie che sembrano abbandonate e scopri che quel velo di tristezza è come un nido caldo. E che in estate il rumore del mare lo senti a malapena dalla riva, mentre in inverno lo senti persino dalla strada.
Altra attività primaverile che predilisco è la lettura. Strano a dirsi, ma preferisco leggere nei pomeriggi di sole anzichè in quelli lunghi e freddi invernali. Dato che ho sempre un freddo furibondo, leggere sotto le coperte proprio non mi riesce. Troppo impiccio. Finisco sempre per non godermi la lettura. Mentre invece in primavera (come d'estate), quando basta una copertina leggera sui piedi, riesco a stare anche interi pomeriggi con il naso dentro al libro. Vorrei segnalarvi l'ultimo letto, finito proprio ieri. L'ha scritto un mio compaesano, Giuliano Pasini, e non ve lo consiglio solo per questo, ma proprio perchè è un bellissimo romanzo! Si chiama "Venti corpi nella neve", edito timeCRIME (cliccando sul titolo verrete teletrasportati alla recensione sul sito Good Reads). Ve lo consiglio perchè si tratta di un romanzo veramente ben scritto, che mi ha presa come pochi altri libri sono riusciti a fare. E' ambientato in un paesino immaginario sui miei appennini, proprio vicino al mio paese (in cui sono ambientate alcune scene della storia!). E' stato bello ritrovare nelle descrizioni di Pasini scorci di luoghi che vivo tutti i giorni! La storia, ambientata nel 1995, si intreccia con il 1945, durante la guerra che ha sconvolto questi luoghi, che ne portano ancora i segni tangibili. Poi non vi dico altro! Leggetevi la recensione e se avete voglia, leggetevi tutto il libro! Fidatevi, merita! 
Detto ciò, torno alle mie faccende affaccendate, che si riassumono con una sola, inquietante parola: lavoro. Tanto da fare, poco tempo per farlo, gente pesante da gestire ed un contratto in scadenza a maggio. Riguardo a questo, non mi resta che chiudermi nel mio silenzio stampa fino a che non saprò con precisione cosa sarà della mia vita..

8 commenti:

  1. Lavoro, che prospettiva inquietante! :)
    Meglio il mare, e la primavera.

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  2. In bocca al lupo! La visita al mare ti porterà fortuna. Quanto al sonno, pare che dormire poco faccia ingrassare: vedi come sei messa, nel caso ci fosse qualche chilotto di troppo, in aprile hai la possibilità di smaltirlo in vista dell'estate, se sei, come si dice, normolinea, portati appresso uno svegliarino per ridurre gli appisolii.
    Ciao.

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  3. è sempre bello leggerti.. bene allora buona anzi buonissima primavera cara!

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  4. E meno male che non avevi molto da dire! ;) Segnato il romanzo..grazie! ;)

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  5. Vedo con piacere che la pensi esattamente come me sul mare d'inverno! Spettacolare!

    E anche per quanto riguarda il sonno, siamo messi bene.. ronf!

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  6. A chi lo dici...Io dormirei tutto il giorno...Ma questa evasione al mare proprio te la invidio...

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  7. il mare di inverno lo adoro!e me lo godo a pieno abitandoci a due passi! :)

    ps.per il tuo contratto spero ti venga rinnovato! un abbraccio

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  8. adoro il mare..stupendo
    baci
    http://color-blockbyfelym.blogspot.com

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