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sabato 26 giugno 2010

Dei piccoli piaceri di carta...

Ho comprato un nuovo libro.
Anzi, due per l'esattezza.
Uno è un romanzo anomalo. Parla, attraverso l'inizio di vari romanzi diversi, del piacere di leggere, dell'aspettativa che accompagna un nuovo libro.
L'altro è un super classico, che leggerò piano, a piccoli passi.
Ho deciso che voglio leggere tutti quei libri che ho sempre voluto leggere, ma che per un motivo o per l'altro non ho mai comprato.
Sono per lo più classici. O comunque quei libri famosi di autori famosi, scritti in epoche lontane ma non troppo, in tempi diversi dai nostri, ma non troppo. Quei libri di cui ti fanno leggere degli estratti a scuola sull'antologia e che poi abbandoni. Subito non ci pensi, perchè quando sei a scuola non leggi i classici al di fuori delle lezioni. Non so il perchè.
Forse perchè, quando hai 15/16 anni, leggere Oscar Wilde o chi altri, risulta difficile. O forse perchè il voler essere "l'adolescente medio che però vuol essere l'alternativo" non include leggere certi libri.
Quando ero ragazzina il massimo che si doveva leggere era Top Girl. Accozzaglia di cazzate sul look e sull'amore. Psicologia spicciola per adolescenti confuse. Non era già abbastanza difficile stare al mondo?
Se poi ti mettevi anche a leggere certi libri, allora eri considerata quella strana, quella silenziosa, quella che legge.
Non sono stata mai nessuna di queste cose, da ragazzina. Lo sono diventata poi. A quasi 30 anni ci sono ancora persone che ti guardano storto quando dici che leggi l'"Antologia di Spoon River". Che preferisci magari una sera tranquilla sul divano a leggere piuttosto che prendere l'ennesima sbronza atomica.
[Grazie al cielo conosco anche persone che condividono questo piacere e infatti sono quelle che stimo, il resto è gente che incontri e con cui parli così, perchè la conosci.]
Crescendo ho abbandonato i dogmi inutili, le balle, le pare, il voler apparire sacrificando l'essere e ho ricominciato a fare quello che era "sconveniente" allora, ma che mi piace, come leggere libri che non parlano di vampiri o simili, libri che seguano la moda del momento. Sprofondare in mondi e tempi lontani a costo zero, tra l'odore della carta bianca mai troppo bianca e il nero mai troppo nero dell'inchiostro. Quel calore appena accennato che la lettura ti lascia sulla pelle, come un panno nelle sere di autunno. Quello staccarsi piano piano dal mondo reale. Quel perdere l'orientamento tra foreste fatte di periodi, alberi fatti di frasi, fogliame fatto di parole. Abbandonare il frastuono che ti sta intorno, la gente che ti passa accanto.
Che se anche sono quella noiosa o quella strana, poco mi importa.

"Non che t'aspetti qualcosa di particolare da questo libro in particolare. Sei uno che per principio non s'aspetta più niente da niente. Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa d'esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvenimenti, da quello che il domani tiene in serbo. Tu no. Tu sai che il meglio che ci si può aspettare è di evitare il peggio. Questa è la conclusione a cui sei arrivato, nella vita personale come nelle questioni generali e addirittura mondiali. E coi libri? Ecco, proprio perchè lo hai escluso in ogni altro campo, credi che sia giusto concederti ancora questo piacere giovanile dell'aspettativa in un settore ben circoscritto come quello dei libri, dove può andarti male o andarti bene, ma il rischio della delusione non è grave."

9 commenti:

  1. Ma Yeah l'antologia di Spoon River! Bellissima! Consiglio a tutti anche "Non al denaro, non all'amore nè al cielo" che è uno dei dischi che mi piacciono di più di De Andrè..
    Cmq anch'io ho adottato questa filosofia, già da un pezzo.. accumulo libri su libri che non ho il tempo di leggere solo perchè vorrei leggerli. E più ne leggo più vorrei leggerne e comprarne d'altri... idem per l'ascolto della musica... Dovremmo avere un'altra vita solo per leggere e ascoltare tutto quello che ci piacerebbe e non riusciamo a fare in questa.. accidenti!!!

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  2. concordo con te, amo leggere e ho sviluppato questa passione dopo il liceo..bentornata!! al mare tutto ok?

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  3. Sai io credo che se a 15 anni avessi incontrato un mio coetaneo che leggeva Oscar Wilde me ne sarei innamorata immediatamente!!! Lui si che sarebbe stato originale!!!

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  4. Anch'io ho iniziato a leggere un po' tardino ma poi mi son rifatta! (a leggere, non che mi sia rifatta le labbra o chissàcchè..)
    smack!

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  5. Anche io ho imparato tardivamente ad amare la lettura...e ci credo, con le letture pallose alle quali mi costringevano!
    A proposito di libri, che vedo tu ami, se hai voglia passa da me dove c'è un "literary contest"...
    A presto, ciao!

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  6. ciao Erica!
    che bello scoprire un'altra libromane!
    fortunatamente amo leggere moltissimo fin da quando ero molto piccola, e quindi ho potuto sfruttare all'uopo anche gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza... per dirti... io ero una di quelle "sfigate" che si è letta praticamente tutto Oscar Wilde tra i 13 e i 15 anni!!
    cmq l'amore per la lettura può sbocciare ad ogni età ed è una gran bella passione!
    buona lettura!!

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Amo l'antologia di Spoon River.. i grandi classici mi hanno sempre affascinata e ormai non li mollo più!!!...L'amore per me è sbocciato con Cime Tempestose..Meraviglioso!!

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  9. La lettura è la mia vita. Vivo per legggere, o quasi. Ho quasi tredici anni e divoro i classici e la letteratura contemporanea, purché non parli di vampiri diafani e soprattutto di tre metri sopra il cielo, disgustoso. La lettura mi ha creata. mi ha plasmata a suo piacimento e mi ha salvato la vita!
    baci
    Minerva

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