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domenica 4 aprile 2010

Il pranzo in famiglia..

Quando si è piccoli si ha la sensazione che la nostra vita sia più o meno uguale a quella di tutti i nostri amici. Che la nostra famiglia sia come tutte le altre famiglie.
Crescendo poi ti rendi conto che non è proprio così.
Io ogni volta mi stupisco nell'apprendere che le famiglie degli "altri", per le feste come il Natale o la Pasqua si ritrovano in massa per il pranzo, e mangiano mangiano mangiano.
In casa mia, non funziona precisamente così..
Penso che tutta la famiglia al completo si sia riunita una sola volta.. o forse nemmeno.. mancava mio zio, mi pare..
Comunque, i pranzi di famiglia in casa mia si svolgono più o meno così.
Siamo io, mamma, papà, sorella, nonno materno, nonna materna, zio (fratello di mamma) e a volte la nonna bis (nonna di mamma).
Si mangia in casa mia, con grande scombussolamento di mia mamma, che sfoggia la tovaglia ricamata e i bicchieri di cristallo di Boemia, che pesano un chilo l'uno.. io finisco sempre per sostituire il mio con quello della nutella, che è più maneggevole.
A cucinare ci pensa mia nonna, che abita nell'appartamento a fianco, perchè mia mamma non è proprio portatissima.. il menù è sempre lo stesso. Tortellini, lasagne, arrosto con le patatine, dolce. Stop. (Meglio così, mai avuti problemi di digestione!)
Come da copione, la prima ad arrivare è la nonna bis. Io le dico: "Nonna!! Che bella che sei!!". E lei mi risponde: "86 anni! Ho 86 anni!". Certo saprò sempre quanti anni ha la nonna bis, perchè ci tiene a ribadirlo ogni volta, qualunque cosa le si dica.
Poi arriva il nonno, che di anni ne ha 69 compiuti da poco e non ci tiene proprio a farlo sapere in giro. Perchè lui è ancora ciovane, arriva con il suo passo svelto e agile, fischiando e dicendo a mia sorella intenta a leggere: "Sa fet cina?" (Tradotto: cosa fai ragazzina?).
Mia mamma ha già i capelli dritti sulla testa. Ho sempre pensato che avere a tavola un'orso bruno a volte sarebbe più piacevole. "Passami il piatto! Attenta che rovesci il brodo! Soffiaci, che bruciano!". Mia sorella, pre-adolescente già scocciata, le risponde con un distratto "Se se..." e continua a farsi allegramente i fatti suoi.
La nonna sembra una di quelle cuoche d'altri tempi, quelle che cucinavano per i re. Super indaffarata, agitata, sbuffosa (ecco da chi ha preso mia mamma..). E i tortellini sono poco gialli, e le lasagne troppo cotte, e l'arrosto manca di sale, e le patate non croccano. Ma alla fine io dei tortellini, delle lasagne, dell'arrosto e delle patatine buoni come i suoi li devo ancora sentire..
Alla fine, in perenne ed elegante ritardo, arriva mio zio. 36 anni, con la Mercedes e i jeans di Armani. Oggi è arrivato con una cintura con la fibbia ricoperta di strass dorati. Ho riso mezz'ora. Inutile dire che il suo chiccosissimo ritardo urta non poco i nervi di nonna e mamma, che ogni volta gli ricordano che non è che noi siamo qui ad aspettare lui, che se poi il brodo è freddo si arrangia. Lui liquida il tutto con una risata e tutti a tavola (tranne la nonna, che deve correre a vedere se le patate friggono tutte uniformemente...).
A tavola si parla di: 
- caccia. Mio nonno è cacciatore e ci tiene sempre ad informarci del numero delle sue prede. Io odio la caccia, lo ""sport"" più inutile del mondo.
- macchine. Qui a tenere banco sono mio papà, massimo esperto di motori della famiglia, e mio zio. Mia mamma sbuffa copiosamente.
- i vicini di casa. Li odiamo, inutile dirlo. Grazie al cielo non sono poi così vicini, abitando in campagna. Ma lo sono abbastanza per darci un'immenso fastidio.
- il prete. Anche lui non ci sta simpaticissimo. Solitamente ci divertiamo ad individuare i suoi possibili figli. Siamo una famiglia un pò blasfema..
- inevitabilmente, la politica. In casa mia se ne parla in un modo che non ho ancora capito da che parte votano i miei.
Il pranzo trascorre tra una risata di mio zio, un'epico racconto di caccia di mio nonno ("Quella volta che ero nascosto sotto un castagno e mi sbuca un cinghiale che sarà stato due quintali...."), una sbuffata di mia mamma e un litigio tra me e mia sorella.
Nel frattempo la nonna bis se ne sta seduta al suo posto, facendo discorsi tutti suoi, guardando mia sorella e dicendole "Erica, ste bela!" e distribuendo baci a tutti.
Alle 13 e 30 mia mamma comincia a sparecchiare e ci si saluta tutti. La nonna continua a blaterare dei tortellini poco gialli, le lasagne troppo cotte eccetera eccetera, mia mamma sparecchia furiosamente buttando la roba a casaccio in lavastoviglie, il nonno e papà non si alzano più da tavola intenti a parlare di caccia e motori in attacco congiunto, mio zio e la sua fibbia sberluccicosa se ne vanno elegantemente senza salutare con uno dei preziosi Quattroruote di mio papà sottobraccio, la nonna bis si mette davanti alla tv e ripete tutto quello che dice Raspelli a Melaverde, mia sorella trotterella per casa mangiando cioccolata e sbriciolandola dappertutto.
E io, io li guardo e penso alla mia famiglia sgangherata, ai cugini di secondo grado che mia sorella non sapeva neanche di avere, al mio prozio di 60 anni e alla sua fidanzata rumena di 24, all'altro mio zio che al bar il venerdì sera mi fa bere rum&fruit. E penso che non potevo proprio capitare in una famiglia migliore di questa!

12 commenti:

  1. a casa mia la desolazione: i miei, mia sorella, mia nonna e mio nonno...il resto della famiglia è andato a farsi benedire...no comment!!
    cmq buona pasqua!

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  2. Che carini che siete! Anche a casa mia siamo pochi..ma come dico io "pochi ma buoni", sei d'accordo? ciao ciao

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  3. beh... noi non siamo propriamente pochi... però ci riuniamo tutti solo per il Natale.. dal 24 al 26 notte non si fa altro che mangiare e giocare... una confusione pazzesca... :-) per Pasqua ognuno a casa sua, anche perchè con i miei a Pasqua siamo sempre andati in vacanza! Credo che alla fine l'importante sia stare bene insiemme, pochi o tanti non fa differenza.. quando ci si vuole bene! Anch'io credo che la mia famiglia sia la migliore del mondo, seppure con le sue mele marce!

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  4. Erica sei simpaticissima,
    spero di leggere presto il Tuo primo romanzo, le doti davvero non Ti mancano!
    Sono giunto a Te, cercando un'immagine per un mio post ed è così che scopro il Tuo, quello sul senso di inadeguatezza...

    Graziosissimo blog! Asciutto e accogliente, prezioso per te, proprio per quando fuori piove...

    Ciao Bruno

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  5. forse alla fine nessuno ha una famiglia "normale" come quelle che ognuno di noi ha nel suo immaginario:ci sarà sempre quello noioso,quello che fa lo spiritoso,quello che parla solo di quell'argomento,quello svitato..e ci va bene sempre!

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  6. Secondo me siete un gruppo familiare numeroso e simpatico: eterogeneo e vitale. Non capisco cosa dovrebbe mancare...sei fortunata credimi.
    PS: anch'io ho un bicchiere cui sono affezzionato e che inevitabilmente sostituisco agli altri appena posso.

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  7. Che bel ritratto di famigliaaaaa!!!
    davvero. Hai mai visto il film "Il pranzo della domenica?"
    Se ti capita guardalo. Da schiantà :-)
    Un bacio mia stella!

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  8. Ah ah ah che descrizione perfetta... mi è sembrato di essere li con te a mangiare le patatine!!! Le famiglie più fuori dal comune sono anche le più belle. Se passo dalle tue parti esigo un pranzo così!!!

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  9. Vieni a dare una sbirciatina al mio blog delle creazioni.. ho un regalino per te!

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  10. Ciao...anche da parte mia c'è un regalino per te...

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  11. io non sopporto i pranzi in famiglia...........chepalle....... uno dei periodi più belli della mia vita è stata quando avevo una relazione con un uomo orfano di entrambi i genitori e con i parenti prossimo mooooooooolto lontani.....che meraviglia........

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  12. un favoloso ritratto di famiglia!!!

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