Della serie... non sapevamo che altro fare...

La nostra amata Corte di Cassazione, questa grande sconosciuta, ne ha emessa un'altra delle sue. Attenti maestri, educatori e professori! Dire "Guarda che ti boccio" ad un alunno è... REATO! Ebbene sì cari amici! Pare che tale frase possa creare senso di inadeguatezza, ansia e malessere nell'animo dello studente! Mioddio! Non vogliamo che gli studenti somaroni, che vengono a scuola a scaldare il banco e a dare fuoco ai capelli di quello che siede davanti si sentano così turbati! Pensate che a dare il via a questa follia è stata una ragazza che ha denunciato il suo professore per averle detto che non avrebbe superato l'anno scolastico. E la Cassazione, visto il turbamento della ragazza, ha condannato il malefico professore.

Ma io mi chiedo... non avevano proprio nulla di meglio da fare? Ecco altre braccia rubate all'agricoltura! Con tutti i problemi che abbiamo in Italia... Si sono giustificati dicendo che per una studentessa la prospettiva di venire bocciata è la cosa peggiore che esista.

Cari parrucconi della Cassazione... avete provato a dire alla fanciulla che magari è ora che muova il culo e metta in moto il criceto che ha in testa e inizi a darsi da fare? Se continuiamo così diventerà reato non solo la minaccia, ma la bocciatura in sè! Con il sistema scolastico che ci troviamo... Con i ragazzi che ormai fanno quello che gli pare, che poco ci manca che diano fuoco direttamente al professore! C'è un'anarchia paurosa nelle nostre scuole... un professore non può nemmeno guardare storto uno sudente che subito si vede piombare a scuola mandrie di genitori pronti a prenderlo a botte per aver osato tanto! Trovo che sia veramente RIDICOLO! Ci sono cose molto più importanti e urgenti che condannare chi fa il proprio lavoro... Ma del resto... siamo in Italia...

Nella foto: ritratto di uno studente somaro. O di un membro della cassazione? Boh... si somigliano molto...